L'insediamento ha origini antichissime testimoniate da reperti archeologici risalenti al neolitico e all'età del bronzo. Morano fu citato nel 781 in un diploma di Carlo Magno. Il toponimo deriverebbe dal prediale latino Maurius. Dal 1197, anno delle dedizioni al Comune di Modena, Morano fece parte del Comitato di Gombola per tutto il Medioevo.
Si ha notizia in documenti del 1370 di una sua imponente torre difensiva di cui oggi non esiste più testimonianza. Sull'antica chiesa dedicata a San Pietro, dipendente nel Medioevo dalla Pieve di Santa Giulia, è stata costruita la nuova parrocchiale alla fine dell'ottocento. L'attuale chiesa conserva gli stessi orientamenti liturgici e tratti di muro con conci regolari, di cui uno arricchito da anelli in bassorilievo intrecciati a catena. All'interno è conservata una graziosa madonna del ‘600 in cartapesta.

Prima di Morano, si trova il borgo denominato La Serra, che conserva un oratorio dedicato a Sant'Antonio con abside semicircolare e campanile a vela. Il portale, datato 1904, è affiancato da finestrelle lobate e sovrastato da un'apertura circolare. Â

In località Cà Ternelli si trova l'oratorio di San Rocco, con abside poligonale. La facciata e sormontata da un cornicione in arenaria e presenta una finestrella monolitica circolare con inciso l'iscrizione Dominus vides e la data 1628. Accanto all'oratorio c'è una casa padronale caratterizzata da un portale a tutto sesto con chiave di volta decorata e datata 1866.